Notizia recuperata dal Daily Mail, giornale inglese, che riporta come oltre 50 grandi petroliere stazionino costantemente al largo delle isole inglesi in attesa di consegnare l’olio nero solo quando il prezzo risalirà ai livelli che le compagnie petrolifere gradiscono.
Naturalmente la cosa non è gradita invece dai consumatori inglesi, che pagano un prezzo alla pompa più alto di quello che potrebbe essere.
In ogni caso, questo scenario non si verifica solo in Gran Bretagna, ma un po’ in tutto il mondo occidentale: petroliere ferme in rada in attesa per mesi che il prezzo del greggio risalga.
Sarebbe ora di affrancarsi il più possibile dal petrolio, che per certi versi è ancora purtroppo molto disponibile come dimostra questa vicenda, il cui prezzo è drogato dalle manovre speculative di compagnie petrolifere e operatori della finanza facile e non riflette il vero incontro tra domanda e offerta.
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Ok attendere al largo che il prezzo del petrolio risalga, ma i noli chi li paga? Quanto sono disposti gli armatori a tener li ferme improduttive decine di navi con la possibilità che il prezzo neanche risalga?
Comunque ogni anno che passa vedo aumentare sempre di più il marcio nel mondo della finanza… Sarà la globalizzazione, sarà l’impunità di cui godono la maggior parte dei finanzieri, ma le cose così non possono continuare per sempre. Questa volta il crack globale sembra esser stato fermato (a che prezzo ancora ben non lo sappiamo). Ma già stanno rifacendo le stesse schifezze di prima (visto che praticamente nessuno dei grandi finanzieri e banchieri è stato punito). Chi salverà questi “nobili del 21° secolo” la prossima volta? Sempre il solito popolo ultra-tartassato? Quando il popolo arriva alla fame una rivoluzione fa presto a scoppiare…